Martedì 30 settembre a Poggiomarino si è svolto lo svelamento della statua Polissena, opera del giovane scultore bruscianese Giuseppe Esposito, in arte Jofes Sculptor. L’intervento rientra nel progetto “La città invisibile”, inserito nel cartellone degli eventi della Città Metropolitana di Napoli 2024/2025 e realizzato nell’ambito dell’iniziativa culturale Arte e Legalità, voluta dalla triade commissariale che guida il Comune e dal direttore artistico Sergio Sivori.
L’opera: Polissena, simbolo di innocenza e rinascita
La statua raffigura Polissena, figlia del re troiano Priamo, una delle vittime innocenti della guerra di Troia. La scelta di questo personaggio mitologico non è casuale: come la giovane troiana sacrificata ingiustamente, così troppe vite innocenti vengono spezzate dalla violenza della criminalità organizzata.
Nell’opera di Esposito, una farfalla che si posa delicatamente sulla figura femminile rappresenta la possibilità di rinascita e speranza in un mondo più giusto. Una lacrima che solca il volto della donna è invece il segno della memoria che non si cancella, il dolore che accompagna ma che può trasformarsi in consapevolezza collettiva.

https://youtu.be/HPZiL4S0Qhk
Giuseppe Esposito, talento emergente della scultura
Nato e cresciuto a Brusciano, Giuseppe Esposito, conosciuto come Jofes Sculptor, è tra i giovani scultori campani che stanno riscuotendo crescente attenzione critica. La sua arte si distingue per la capacità di fondere il linguaggio classico con simboli moderni e universali, rendendo attuale la lezione della mitologia e della storia.
La scelta di Polissena riflette il suo percorso artistico: una ricerca che mira a dare voce a chi non ce l’ha più, a incarnare con la materia scolpita temi civili e valori universali come la giustizia e la memoria. Esposito è già autore di opere pubbliche e installazioni che coniugano estetica e impegno sociale, confermando il suo ruolo come esponente di una generazione di artisti che intendono fare dell’arte uno strumento di cambiamento.
Poggiomarino, un Comune guidato dalla commissione straordinaria
Lo svelamento della statua assume un significato particolare per Poggiomarino, oggi amministrato da una commissione straordinaria insediata dopo lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche. La triade commissariale ha voluto fortemente l’iniziativa, ribadendo come la cultura e la legalità debbano camminare insieme per risanare il tessuto sociale della città. L’opera di Esposito, collocata in uno spazio pubblico, diventa così anche un monito e un simbolo di riscatto per la comunità.

Sergio Sivori, la cultura al servizio della legalità
Accanto alla volontà della commissione, determinante è stato l’impegno del direttore artistico Sergio Sivori, attore e uomo di teatro di lungo corso, che ha scelto di legare il proprio lavoro a progetti di forte impatto civile. La sua direzione artistica ha trasformato l’evento in un momento di riflessione collettiva, in cui l’arte non resta fine a sé stessa ma si fa strumento di memoria e di educazione alla legalità.
Un messaggio universale
Lo svelamento di Polissena non è stato solo la presentazione di una scultura, ma un atto culturale e civile insieme. Poggiomarino ha così accolto un’opera che diventa parte del suo patrimonio artistico e simbolico, ricordando che le vittime innocenti non devono mai essere dimenticate e che attraverso la bellezza dell’arte si può continuare a costruire una coscienza più giusta e condivisa.