Pontelandolfo (BN)

Pontelandolfo, incastonato tra le colline del Sannio beneventano, è un borgo di origini medievali il cui nome deriva probabilmente da “pons Landulphi”, ovvero “il ponte di Landolfo”, antico signore longobardo. Il centro storico, ancora oggi caratterizzato da vicoli in pietra e architetture antiche, racconta secoli di storia legati alla vita rurale e feudale del territorio.
Il borgo è noto anche per i tragici eventi del 1861, durante il periodo del brigantaggio post-unitario, che hanno lasciato una profonda traccia nella memoria collettiva e nell’identità culturale del paese.
Pontelandolfo è una cittadina di dimensioni contenute ma dal grande fascino, dove autenticità e tranquillità convivono con un ricco patrimonio storico e artistico. È una meta ideale per chi cerca turismo lento, esperienze culturali, enogastronomia genuina e natura incontaminata.

Torre Medievale di Guardia (o Torre del Castello)

Resti dell’antico sistema difensivo medievale che dominava il borgo e la valle sottostante. La torre, probabilmente costruita in epoca longobarda e successivamente rimaneggiata, rappresenta una delle testimonianze più antiche del passato fortificato di Pontelandolfo.
Una struttura fortificata esisteva già nel 1134 ma fu solo dopo i passaggi nella zona degli eserciti di Carlo I d’Angiò nel 1266 e di Luigi d’Ungheria nel 1348 che i feudatari, capita l’importanza strategica del luogo, costruirono la torre che risalirebbe a non prima della metà del XIV secolo.
Il castello venne distrutto a seguito del terremoto del Sannio del 1688
Dalla sua sommità si ammira un magnifico panorama sul paesaggio sannita.

Chiesa Parrocchiale del S.S.Salvatore
caratterizzata dalla facciata in pietra locale, risale al XVII secolo ma è stata oggetto di diversi rimaneggiamenti nel corso dei secoli ;
fu completamente distrutta dal terremoto del 1688. Fu ricostruita dieci anni dopo (stile Barocco) e consacrata al Cardinale Orsini. Presenta la facciata a tre portali. All’interno, divisa da tre navate, presenta dipinti e motivi in stile romanico e corinzio. Tele di Luca Giordano. Statue in legno del 700. Pregevoli sono gli altari del 1700 di marmo policromo. In alto in fondo alla navata centrale, spicca la scultura marmorea dello stemma di Pontelandolfo costituito da “ponte a tre archi su cui si erge un guerriero longobardo, con elmo sulla testa cinta da una fascia, con lo scudo nella mano sinistra, la corazza ed una lunga lancia nella mano destra”, ufficialmente rappresentato sul Gonfalone del Comune. La presenza di un organo del 1700 completa la bellezza di questa Chiesa.
L’interno, conserva anche pregevoli altari settecenteschi.

Fontana Battistero

sita nel centro storico, ha una curiosa forma a battistero, è dotata di otto bocche di acqua ed è chiamata anche fontana “Teglia” per l’antica presenza di un gigantesco tiglio e la Fontana ponte nuovo, costruita nel 1764

Tempio dell’Annunziata

edificato nel XV secolo sulle mura di cinta del Castello, in corrispondenza di una delle porte di ingresso nel paese
che ne portava lo stesso nome è caratterizzato da un campanile sormontato da una edicola barocca.
Nelle viscere della Chiesa della SS. Annunziata, oggi Tempio dell’Annunziata Antica,
trovarono inizialmente sepoltura i corpi arsi delle vittime del 14 agosto 1861 che oggi,
invece, riposano nel sacro spazio appositamente ricavato nell’ossario del cimitero comunale.

Chiesa Cappella di San Rocco

situata lungo il viale omonimo, viene consacrata al Santo di Montpellier nel 1609. Subisce danni con il terremoto del 1688, viene riedificata e restaurata nel 1785. La Chiesa definita campestre sorge sulla strada consolare di frequentazione delle popolazioni del territorio, e la presenza della statua di San Michele Arcangelo (spostata nel 1693 alla Chiesa Madre) ci fa presupporre che la stessa esistesse già nel 1500. La presenza dell’ Eremo adiacente consentì nel tempo l’estensione dell’intero nucleo edilizio quale è oggi, adibendo parte del fabbricato ad ospedale ora non più esistente. La cappella presenta all’esterno un’ampia ed alta facciata a pareti lisce ed uniformi, costruita in pietra locale, fornita di portico e arricchita da finestre ad arco. L’interno, ad una navata, custodisce affreschi del 1700 e la statua lignea del Santo

Esperienze

La “Ruzzola del formaggio”
Di singolare interesse è la “Ruzzola del formaggio”, iniziativa che si tiene ogni anno nell’ambito delle festività di carnevale. Questo gioco consiste nel far “ruzzolare” una forma di formaggio lungo un percorso predeterminato del paese e che ormai è lo stesso da secoli.
Secondo una leggenda questo gioco sarebbe originato quando, tempo addietro, un barone e un suo contadino si sfidarono giocando a carte. Il barone si giocò un terreno ricco di erba medica, adatto al pascolo. Alla fine vinse il contadino e il barone, uomo d’onore, tenne fede al debito di gioco e donò il terreno al contadino. Dopo pochi giorni il contadino andò dal barone per reclamare che le sue vacche pascolavano ancora sul terreno, dove mangiavano l’erba medica. Il contadino chiese di avere una parte del latte delle mucche ma il barone rispose negativamente, asserendo che l’erba medica era stata piantata quando era ancora egli il proprietario e quindi le vacche dovevano consumarla. Alla fine i due contendenti si ritrovarono in piazza dove si sfidarono con le ruzzole di formaggio, dando così origine al gioco

Raggiungibilità

POSIZIONE CENTRO STORICO PONTELANDOLFO clicca qui

Da Napoli: circa 2 ore in auto (160 km) tramite A16 Napoli-Bari e SS90.

Da Roma: circa 4 ore in auto (350 km) tramite A1 Roma-Napoli e A16, oppure treno fino a Benevento e autobus locale per Pontelandolfo.