Teano (CE)

La città descritta è Teano, un comune che si trova nella provincia di Caserta, in Campania, ai piedi del massiccio vulcanino di Roccamonfina, nelle pendici sud-orientali del vulcano antico, tra i valloni e coste tufacee, con sorgenti e corsi d’acqua come il fiume Savone

Posizione geografica: il comune sidicino si estende alle pendici del vulcano Roccamonfina, il più antico complesso vulcanino della Campania e quarto vulcano italiano per superficie, nel territorio compreso tra la valle del fiume Savone e quella del torrente Rio Messera, ed è compreso nel parco regionale di Roccamonfina-Foce Garigliano, istituito nel 1999.E’ il secondo comune più vasto della provincia con un’estensione di circa 89 km².

Etimologia: il toponimo deriva dalla città osca “Teanum Sidicinum”, capitale dei Sidicini, per distinguerla da “Teanum Apulum” (oggi in Puglia).

Storia: nel IV sec. a.C divenne città capitale dei Sidicini. Successivamente, dopo aver resistito ai Sanniti e Romani, cadde sotto Roma divenendo municipio romano (Teanum Sidicinum) con popria monetazione e poi colonia augustea. In epoca romana divenne la maggiore città della parte interna della Campania dopo Capua. In questo periodo di grande sviluppo si estese dalla sommità del colle verso la pianura arricchendosi di edifici pubblici come anfiteatri, fori, un teatro- tempio, templi e infine strutture termali.

Nel Medioevo fu sede vescovile dal IV sec., successivamente nel IX secolo fu capitale del principato campano di Landenolfo. Durante l’impero di Federico II di Svevia, fu resa città demaniale insieme a Sessa Aurunca e Mondragone. Dopo l’impero di Federico II la città fu feudo di grandi famiglie nobiliari ( Fondi, Del Balzo, Marzano, Carafa, Medina, Caetani) fino ad arrivare al Regno di Napoli.

In epoca Rinascimentale Teano è conosciuta universalmente come la “città dello storico incontro” tra Vittorio Emanuele II e Garibaldi nel 1860.

La chiesa di San Paride ad Fontem (o San Paride fuori le mura)

La chiesa di San Paride ad Fontem (o San Paride fuori le mura), che la tradizione vuole come prima cattedrale della città, è collocata nella parte bassa della città antica in prossimità del fiume Savone. L’attuale chiesa risale al XII secolo, si presenta all’esterno con una facciata tripartita, con corpo centrale più alto rispetto ai due laterali. Sprovvista di campanile, presenta un unico portale d’accesso ed è completamente costruita in tufo locale.

L’interno si articola in tre navate, scandite da pilastri; la navata centrale si conclude in un’abside. Nella parte posteriore dell’altare vi sono affreschi ritraenti il mito di Paride e il dragone. Deve il suo nome alla vicinanza di una sorgente, che veniva utilizzata come fonte battesimale.

In stile romanico l’edificio si presenta a tre navate, con colonne e capitelli di reimpiego di varia origine. La facciata fu in seguito arricchita da un porticato a tre arcate, poste in corrispondenza dei portali di accesso.

Durante la II Guerra mondiale, nell’ottobre del 1943 venne distrutta dai bombardamenti alleati, si salvarono solo il coro di legno, in seguito restaurato, il pulpito e un Crocefisso. La cattedrale fu riedificata successivamente in stile neo-romanico.

Teatro romano

Il teatro romano è il principale edificio pubblico conservatosi dell’antica Teanum Sidicinum, oggi Teano. Si tratta di un grandioso teatro-tempio, sito in località Grotte, probabilmente dedicato ad Apollo, come deducibile da un’epigrafe in osco su mensa di altare calcarea, ove un magistrato locale dona alla predetta divinità.

Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo gestisce tramite il Polo museale della Campania, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei.

L’edificio venne costruito alla fine II secolo a.C. in opera incerta e blocchi di tufo, e si tratta del più antico teatro d’Italia interamente sostenuto da muri radiali e volte rampanti.

Il teatro fu successivamente ampliato in forme notevolmente monumentali sotto il regno di Settimio Severo alla fine del II secolo d.C.

Cattedrale di Teano

La cattedrale, dedicata in origine a San Terenziano, venne in seguito intitolata a San Giovanni, tuttavia su di essa insiste la parrocchia di San Clemente. La costruzione ebbe inizio nel 1050 ad opera del vescovo Guglielmo, per sostituire la vecchia cattedrale di San Paride ad Fontem, posta al di fuori delle mura cittadine. I lavori furono completati nel 1116 ad opera del vescovo Pandulfo.

Nel corso del ‘500 l’abside romanica venne modificata e in quell’occasione fu inserito nel presbiterio un prezioso coro ligneo intagliato, costruito nel 1539 dal benedettino Antonio Maria Sertorio. Il coro subì due restauri, il primo nel ‘600 ed il secondo nel 1957, in seguito ai danni subiti durante la seconda guerra mondiale.

L’intera cattedrale è stata completamente ricostruita dopo la seconda guerra mondiale e dell’impianto originario resta solo il campanile, risalente ad interventi dei secoli XV e XVI.[1] Nel 1960 venne realizzato l’organo a canne dalla ditta Mascioni (opus 773).

Il Centro Storico di Teano

L’impianto urbano mantiene ancora oggi l’antica struttura medievale, con vicoli lastricati, archi in pietra, palazzi nobiliari e scorci suggestivi che affiorano tra case in tufo e monumenti religiosi. Le testimonianze dell’antica Teanum Sidicinum si fondono con l’architettura medievale e barocca, offrendo al visitatore un percorso ricco e affascinante.

Il centro è un intreccio di vicoli stretti, gradinate in pietra, archi e passaggi coperti.

Numerose le piazzette con fontane storiche e scorci panoramici.

Le botteghe artigiane e i caffè storici mantengono l’anima del borgo viva e accogliente.

Raggiungibilità

In auto

Da Roma: 240 km — autostrada A1 fino a Caserta, poi SS6 e SP7; circa 2h45.

Da Napoli: 75 km — A1 fino a Caserta, poi SS6: circa 1h15.

Da Pompei: 140 km — via A3/A1 e SS6; circa 2h.

Da Salerno: 110 km — A3 fino a Napoli, A1 e SS6; circa 1h30.

In treno

Da Roma: treni regionali o Intercity da Roma Termini per Caserta (1h15–1h40), poi regionale per Teano.

Da Napoli: treni regionali o alta velocità fino a Caserta (20–30 min), quindi treno regionale diretto per Teano.

Da Salerno: treni (regionale o IC) per Napoli o Caserta, da qui cambio per Teano; totale circa 2h.