Il Parco Archeologico di Ercolano presenta “Dall’uovo alle mele. La civiltà del cibo e i piaceri della tavola”, una mostra ospitata nelle eleganti sale affrescate di Villa Campolieto, una delle più belle residenze borboniche del Miglio d’Oro.
L’esposizione accompagna il visitatore in un affascinante viaggio attraverso la storia del gusto e dell’alimentazione nell’antica Ercolano, restituendo vita e profumi a una quotidianità rimasta sospesa sotto la cenere del Vesuvio.
Un percorso tra gusto e storia
Il titolo, ispirato al celebre detto latino “Ab ovo usque ad mala”, evoca l’idea del pasto completo, dall’antipasto alla frutta. E proprio come in un banchetto romano, la mostra invita a esplorare le diverse tappe della cultura del cibo nell’antichità: dalle materie prime alla preparazione, dagli strumenti della cucina ai riti conviviali.
Pane, legumi, frutta, uova, cereali e frutti di mare – eccezionalmente conservati grazie all’eruzione del 79 d.C. – compongono un racconto sorprendentemente vivo. Accanto a essi, vasellame raffinato, utensili da cucina e oggetti d’uso quotidiano permettono di ricostruire la vita domestica degli antichi Ercolanesi, con la loro attenzione alla qualità, all’estetica e alla convivialità.
Dialogo tra passato e presente
L’allestimento segue il principio della “stanza nella stanza”, che crea un continuo dialogo tra l’antico e il moderno. Il visitatore si muove tra reperti del I secolo d.C. e ambienti settecenteschi, vivendo un’esperienza immersiva che intreccia archeologia, arte e cultura contemporanea.
Le immagini e le suggestioni dell’Ercolano di oggi si fondono con la storia di quella di ieri, offrendo un racconto che attraversa i secoli senza soluzione di continuità.
Il cibo come identità
Uno dei temi centrali della mostra è il valore simbolico e culturale del cibo. Non semplice nutrimento, ma espressione di civiltà, gusto e relazione sociale.
Gli antichi Ercolanesi, come i campani di oggi, avevano una profonda attenzione per la qualità degli ingredienti, la cura nella preparazione e la convivialità della tavola. Una tradizione che sembra essersi tramandata intatta, confermando come l’alimentazione sia da sempre un tratto distintivo della cultura mediterranea.
Gli scheletri della spiaggia: un ponte con la scienza
L’esposizione si apre con i calchi in resina di alcuni degli oltre trecento scheletri ritrovati nei fornici della spiaggia di Ercolano. Le ricerche antropologiche condotte su questi resti hanno permesso di ricostruire la dieta e lo stato di salute della popolazione antica, offrendo uno sguardo realistico e toccante sulla vita di uomini, donne e bambini di duemila anni fa.
Villa Campolieto: un gioiello del Miglio d’Oro
Scelta come sede della mostra, Villa Campolieto rappresenta una delle più alte espressioni dell’architettura vesuviana del Settecento. Progettata da Mario Gioffredo e completata da Luigi Vanvitelli, accoglie i reperti archeologici tra affreschi e colonnati luminosi, offrendo un contesto che amplifica la bellezza e il valore storico dell’esposizione.
Un progetto di valorizzazione culturale
“Dall’uovo alle mele” nasce all’interno di un percorso di valorizzazione che il Parco Archeologico di Ercolano porta avanti da anni, dedicato ai grandi temi della vita quotidiana nell’antichità. Dopo le mostre “SplendOri” sugli oggetti di lusso e “Materia” dedicata al legno, questa terza tappa completa il racconto della città antica, approfondendo l’universo alimentare e le sue connessioni con la cultura di oggi.
Informazioni
Periodo: dal 28 marzo al 31 dicembre 2025
Luogo: Villa Campolieto – Corso Resina 283, Ercolano (NA)
Orari: 10:00 – 19:00 (chiuso il lunedì)
Biglietti: disponibili singoli o combinati con l’ingresso al Parco Archeologico di Ercolano
Un’esperienza da gustare con gli occhi
La mostra “Dall’uovo alle mele” è più di un’esposizione: è un racconto sensoriale che unisce storia, arte e sapori. Un percorso che invita a riflettere sul valore del cibo come simbolo di identità e continuità culturale, in uno dei luoghi più suggestivi della Campania.