Pompei due giornate dedicate al vino tra storia, archeologia e cultura internazionale

Due giorni di incontri e degustazioni
Il 7 e l’8 settembre 2025 Pompei ospiterà “Pompeii, dell’antichità della vita, del vino e del cibo”, una manifestazione che intreccia archeologia, enogastronomia e cultura.
Gli spazi del Quadriportico dei Teatri, di Viale delle Ginestre e dell’Auditorium faranno da cornice a conferenze, master class e degustazioni.
Dalle 13.30 alle 19.00 circa 40 aziende vitivinicole presenteranno i loro vini lungo Viale delle Ginestre, mentre all’Auditorium si alterneranno studiosi, enologi e critici.

qui IL PROGRAMMA

Un ponte tra passato e presente
Per il direttore del Parco Archeologico, Gabriel Zuchtriegel, l’evento rappresenta un modo per aprire Pompei a nuovi linguaggi:
“Pompei non è un mondo isolato, ma un luogo vivo. Con eventi come questo si costruisce un ponte tra archeologia ed enogastronomia, mantenendo un approccio scientifico e culturale”.
L’iniziativa, curata da Dante Stefano Del Vecchio, intende proporre un mosaico che unisce storie millenarie, nuove ricerche e riflessioni sul ruolo del vino nella società.

Ospiti di rilievo
Tra i protagonisti ci saranno la Ambasciatrice della Georgia a Roma, Tamuna Liluashivili, e Helmuth Koecher del Merano WineFestival, grande conoscitore dei vini in anfora.
Parteciperanno anche:

Armando Castagno, critico e scrittore;

Llorenc Alapont, archeologo dell’Università di Valencia;

Roberto Cipresso, winemaker esperto di Armenia e territori di confine;

Luciano Pignataro, giornalista e degustatore;

Benedetto Longobardi Ruju, designer legato a Gualtiero Marchesi;

Nicolangelo Marsicani, esperto di olio e cultura mediterranea.

Le master class

Ampio spazio sarà dedicato alle degustazioni guidate.
Michèle Shah, Ambassador italiana di The Old Vine Conference, condurrà una master class sulle vecchie vigne, mentre AIS Campania, che celebra i suoi 60 anni, proporrà confronti tra Friuli Venezia-Giulia, Irpinia e Sannio.

Un respiro internazionale
Accanto alle regioni italiane – Toscana, Lombardia, Friuli Venezia-Giulia e Campania – l’evento darà voce a paesi come Georgia, Armenia, Moldavia e Turchia.
Particolare attenzione al Moscato di Bornova, raccontato dall’enologa Işık Gülçubuk, dalla sommelier stellata Seray Şen Kumbasar e dalla giornalista Elvan Uysal.

Oltre il vino: turismo e cultura

Con l’assessore Nicola Caputo e la giornalista tedesca Susanne Wess si parlerà di enoturismo, grazie a un nuovo portale europeo dedicato ai viaggi del vino.
Non mancheranno spazi come “Anphora Revolution”, dedicato ai vini in anfora, e la presentazione della Guida Vini Decanto con Luigi D’Acunto.

Vino come identità universale

“Questo evento – osserva Del Vecchio – vuole risvegliare l’attenzione sulla sacralità del vino, tra storia, geopolitica e nuove ricerche scientifiche”.

Pompei diventa così non solo un sito archeologico, ma anche un luogo di dialogo tra civiltà, territori e tradizioni, capace di mostrare come il vino continui a essere, da ottomila anni, simbolo di identità e condivisione.