L’Anfiteatro campano o Anfiteatro capuano, secondo per dimensioni soltanto al Colosseo di Roma, è un anfiteatro di epoca romana che si trova nella città di Santa Maria Capua Vetere , in provincia di Caserta.
Esso sostituì l’antica arena del periodo repubblicano , presso la quale vi era la scuola gladiatoria, da cui partì la rivolta di Spartaco,nel 73 a.C.
La struttura poteva ospitare fino a 60000 spettatori ed era, come per tutti gli anfiteatri, a pianta ellittica.
Alcuni altri suoi resti sono visibili nell’adiacente Museo dei gladiatori , in cui sono state sistemate varie iscrizioni recanti dediche agli imperatori Adriano e Antonino Pio; un plastico che riproduce la struttura originaria dell’Anfiteatro e, in alto a destra, sono poste tre delle chiavi d’arco che decoravano l’esterno del monumento: una testa maschile con berretto frigio identificata con Mitra o Attis, una femminile con diadema (forse Giunone), una testa di Minerva con elmo attico ed il calco del busto del dio Volturno.
Santa Maria Capua Vetere (Caserta) Sorge esattamente sulle rovine dell’antica Capua, come attestato dai numerosi monumenti dell’epoca romana.
Dopo gli antichi fasti, la città mutò in un borgo contadino con il nome di Villa Santa Maria Maggiore (Villa Sanctae Mariae Maioris) ed entrò a far parte della universitas capuana. Con la creazione dei comuni sotto Gioacchino Murat, i casali di Santa Maria Maggiore, nota come Santa Maria di Capua, e Sant’Angelo in Formis confluirono nel comune di Capua.
La città è riparata dal monte Tifata e si trova a poca distanza da una grande ansa del fiume Volturno. Il territorio è particolarmente fertile tanto che i Romani lo consideravano felix.
Il territorio di Santa Maria Capua Vetere si colloca nella pianura campana a sud del fiume Volturno e dei Monti Tifatini e ad nord dei Regi Lagni.
Museo dei Gladiatori . Nel Museo sono stati per la prima volta presentati al pubblico gli elementi superstiti della decorazione dell’Anfiteatro Campano.
A Capua, sede della più importante scuola e della prestigiosa familia gladiatoria istituita nel 49 a.C. da Giulio Cesare, non poteva mancare, accanto all’Anfiteatro campano, un museo dedicato agli eroi dell’arena.
Nella prima sala si presentano i giochi gladiatorii, con pannelli, copie delle armature rinvenute a Pompei, un plastico, che mostra l’Anfiteatro sia nella sua forma originaria che come rudere, e un video, che narra la storia e l’architettura del monumento. Sono inoltre esposte testimonianze della storia del sito, da necropoli a quartiere degli spettacoli.
Busti superstiti delle divinità del portico, in alto sulla parete, invitano ad accedere nella seconda sala dove è ricostruito un settore della cavea, con le sue splendide decorazioni marmoree
Altri luoghi d’arte e storia :
L’arco di Adriano è un arco romano situato qui https://maps.app.goo.gl/4rPSf4gNbTXH7fXU8 Era in origine a tre fornici, ma oggi se ne conservano solo tre piloni e uno dei fornici laterali. Scavalcava la via Appia e costituiva un ideale ingresso alla città, forse in corrispondenza della linea del pomerio.
Il Museo Archeologico dell’Antica Capua che raccoglie reperti archeologici provenienti dagli scavi condotti dagli anni ‘80, grazie al lavoro di studiosi come Alfonso De Franciscis e Werner Johannowsky. Il primo si è concentrato sulle fasi più recenti della città, indagando il Santuario di Diana Tifatina e l’Anfiteatro Campano, mentre il secondo ha esplorato le necropoli capuane dall’età protostorica a quella ellenistica, contribuendo alla conoscenza della Capua etrusca.
La Domus di Confuleius apparteneva ad un liberto (un ex schiavo affrancato), probabilmente di origine orientale, di nome Publio Confuleio Sabbione il quale in questa domus non solo vendeva ma anche lavorava il sagum, un mantello di lana pesante usato dai militari di basso rango, e da qui la qualifica di sagarius
DA NAPOLI: con auto circa 30 minuti autostrada A1
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DA POMPEI con auto 45 minuti
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