Terme di Telese (BN)

Il complesso idrotermale, sito alle falde di monte Pugliano, è costituito da un vasto parco dove sorgono diverse strutture.
Il primo stabilimento dei “Goccioloni” fu seguito da un complesso più vasto attrezzato oggi per aerosolterapie, cure idropiniche e altri tipi di terapie.
Nelle terme si trovano, oltre al padiglione delle cure, un anfiteatro, un centro congressi, un giardino acquatico, un bar, un parco giochi, la Fonte Buvette e due piscine: “La Pera” ed i già citati Goccioloni.

Cenni storici

Le acque sulfuree delle Terme di Telese sono note dal 1349 quando emersero dalle viscere della terra a seguito di un terremoto.
Fin da subito medici e studiosi notarono le proprietà terapeutiche delle acque, ma è dalla seconda metà dell’Ottocento che si accese su di esse l’interesse del mondo accademico.
Da allora sono stati prodotti numerosi studi medico-scientifici che ne hanno ampiamente dimostrato gli effetti benefici sulla salute umana.
Tali terme hanno un’origine relativamente recente: un terremoto nel 1349 provocò la fuoriuscita delle sorgenti di acqua sulfurea e, dopo tempo, capirono gli effetti benefici dell’acqua per la cura della pelle, reumatismi, apparato respiratorio e digerente. Solo nel 1856 le vere pozzanghere, pericolose, abbandonate, della miracolosa acqua, furono bonificate e la provincia di Terra di Lavoro, nel cui territorio si trovavano le sorgenti, costruì un piccolo stabilimento. Più tardi, col passare del territorio di San Salvatore[1] alla costituita provincia di Benevento, lo stabilimento passò a questa, e la gestione delle terme veniva ceduta ad impresari, che (per nulla compresa dall’importanza di queste acque) nulla fecero per migliorare, ingrandire o modernizzare stabilimenti.